Una leggenda metropolitana o un’inquietante realtà? Qual è il vero pericolo delle auto GPL, alcuni chiarimenti sulla loro sicurezza
I fatti di cronaca riportano spesso eventi che nel giro di poco si diffondono sul web e sui social , alimentando e confermando voci e dicerie disparate. Poche settimane fa un’incendio ha coinvolto un’autovettura alimentata a GPL, senza apparente motivazione, sulla diramazione Nord dell’autostrada A1, non troppo distante dal Grande Raccordo Anulare (GRA), a Roma.
Chi ha dimestichezza con quel tratto di autostrada sa per esperienza che gli incidenti, e talvolta gli incendi, non sono eventi così rari. Senza fare una statistica si può affermare che ad esserne chiamati in causa sono mezzi alimentati a benzina come ad altri carburanti. Tuttavia l’incendio di una vettura a GPL rafforza la leggenda della pericolosità di questo tipo di mezzi. Cosa c’è di vero in queste convinzioni?
In Italia circolano circa 2,5 milioni di auto alimentate a GPL, ma un po’ ovunque, in parcheggi come in garage privati, si incontrato sovente dei cartelli che vietano la sosta e il parcheggio per le queste vetture. Per molti guidatori, e non solo, le auto GPL sono pericolose trappole e il rischio di esplosione molto concreto. In realtà le norme sicurezza indicano una situazione diversa.
Esistono precise norme che riguardano questo tipo di automezzi, il regolamento comunitario Ece/ONU R67/01 del 2001 prescrive che le bombole GPL siano dotate di valvole di sicurezza che in caso di incendio o incidente blocchino o riducano la fuoriuscita di carburante. Questa regola tra l’altro è valida per tutti i veicoli, comprese le tradizionali auto a benzina.
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Quindi le regole ingegneristiche con cui sono costruiti i serbatoi delle GPL sono le stesse delle altre vetture. Non è un caso che dal 1° gennaio 2001 le auto GPL possono parcheggiare liberamente anche al primo piano delle autorimesse. In più i loro serbatoi sono in acciaio, a differenza di quelli delle auto a benzina che sono di plastica, e sono progettati per resistere a pressioni di 30 bar, corrispondenti a 300mila chilogrammi.
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Per finire si può ricordare che le bombole GPL devono essere revisionate e cambiate ogni 10 anni a differenza del serbatoio tradizionale che non ha alcuna prescrizione per la sostituzione. Quindi molte delle convinzioni intorno al GPL sono infondate e non reggono a un confronto con la realtà.