Le lanterne semaforiche, altresì chiamate semafori, possono essere dotati di telecamera per registrare eventuali infrazioni. Ce l’hanno tutti?
I semafori sono i dispositivi di sicurezza per regolare la circolazione in presenza di incroci considerati particolarmente pericolosi. Essi fanno un lavoro a tempo che in presenza di un agente della polizia stradale viene regolato a mano. Ovvero in assenza di vigili urbani il semaforo lavora automaticamente, regolando il tempo di rosso, verde e giallo. Se è presente un vigile, egli può scegliere di far durare di più uno dei colori, magari pr far sgombrare prima la carreggiata più intasata dal traffico. I semafori hanno generalmente tre colori, come tutti sanno. Il rosso significa arresto immediato, senza eccezioni – esclusi i mezzi di soccorso -.
Il colore giallo segnala l’obbligo di arresto, ma se si è già lanciati nell’incrocio lo si deve sgombrare il prima possibile. Verde, equivale a via libera. Ad oggi presso i nuovi incroci si preferisce costruire delle rotatorie, che sono più sicure dei semafori.
Semafori, che succede in presenza di telecamere?
Se un veicolo tragredisce al precetto dei semafori, dunque ad esempio passa l’incrocio con la lanterna rossa, si verifica un’infrazione che può avere anche conseguenze molto gravi come ad esempio un incidente stradale. Anche se esso non si verifica, il guidatore del veicolo è sottoposto a sanzione amministrativa ed a sottrazione dei punti della patente. Nel caso in cui non ci sia la presenza di Polizia stradale ad accertare l’infrazione, essa può essere registrata dalle telecamere presenti sui semafori. Esse non sono in dotazione di tutti i semafori, solo quelli considerati più pericolosi.
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Registrano due tipi di infrazioni: il superamento della linea d’arresto ed il proseguimento della marcia con il semaforo rosso. Nel primo caso si prevede sanzione da 41 euro a 168 nel caso di arresto oltre la linea e sanzione da 162 a 646 euro nel caso di prosecuzione della marcia con semaforo rosso, più la sottrazione dei punti della patente di guida, come descritto l’art. 146, comma 3, del Codice della Strada. Nel caso in cui l’infrazione dovesse essere reiterata nell’arco di due anni, è prevista la sospensione della patente di guida.