Quanto costerà adesso il pedaggio autostradale

Tra gli aumenti che colpiranno gli automobilisti, anche quello del pedaggio autostradale, ecco quanto costerà

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Autostrada (Foto Adobe – dcmotori.it)

In arrivo una nuova stangata per gli automobilisti italiani, una serie di aumenti che investiranno, è proprio il caso di dirlo, i conducenti dei veicoli. Dall’aumento del costo della benzina e dei carburanti per autotrazione in genere, dopo la fine dello stopo alle accise, all’incremento delle assicurazioni auto, d al prezzo sempre più alto dei ricambi a quello della manutenzione non c’è pace per gli automobilisti.

Unica nota positiva la procrastizione degli aumenti delle sanzioni amministrative per multe e contravvenzioni a infrazioni al Codice della Strada. Ma questa appare al momento la sola notizia positiva, infatti oltre agli incrementi sopraccitati, è già scattato dal 1° gennaio l’aumento dei costi dei pedaggi autostradali.

A quanto ammonta la crescita del costo dei pedaggi alle autostrade

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Autostrada (Foto Adobe – dcmotori.it)

Il Ministero dei Trasporti informa di aver contenuto gli aumenti rispetto alle previsioni che erano ancora più preoccupanti. Infatti lo scostamento è del 2 per cento, contro il paventato aumento del 5 per cento. La crescita, continua la nota del Ministero, è graduale e più contenuta rispetto le previsioni. Inoltre molte tratte autostradali non saranno interessate dagli aumenti.

Gli aumenti sono stati decisi dal ministero dei Trasporti d’accordo con quello dell’Economia e risultano inferiori a quelli registrati in altre zone europee, come Francia e Spagna, dove la crescita è stata più ampia. Insomma per le tratte autostradali interessate ai ritocchi verso l’alto, la crescita è inferiore alla realtà europea e sotto l’inflazione registrata in questi ultimi mesi.

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Le società autostradali con aggiornamenti societari in corso del piano economico non registrano aumenti (per esempio la Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A; la A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A, la Tangenziale di Napoli S.p.A. eccetera). Così come non aumentano le società con concessione in scadenza come l’Autostrada del Brennero S.p.A, le Autovie Venete S.p.A., la società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D’Aosta, eccetera).

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Niente aumenti anche per la Strada dei Parchi, Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara, per il consorzio per le autostrade siciliane, e la Pedemontana lombarda. Per il resto a luglio ci sarà da pagare un rincaro ulteriore del 1,34% . In conclusione una situazione da delineare ma non facile per gli automobilisti.