Rincaro benzina | Di chi è davvero la colpa degli aumenti

Sono stati diversi ad essere messi sul banco degli imputati. Per il rincaro di gennaio 2023 la responsabilità del caro benzina, a parere degli esperti, è univoca

benzina aumento di chi è la colpa
Distributore benzina (Foto Pixabay – dcmotori.it)

La benzina costa tanto. Si sa. La benzina costa di più dall’inizio del conflitto. Anche questo è di dominio pubblico. Il costo della benzina è aumentato anche a causa delle speculazioni delle aziende di fornitura del greggio. Anche. Le maggiori speculazioni si sono viste con le forniture di gas ed energia elettrica, stessa materia, dove i fornitori hanno venduto a prezzo maggiorato, ovvero il prezzo attuale, rifornimenti acquistati in periodi precedenti a prezzi molto più bassi. Ed anche la benzina è entrata a far parte di questo meccanismo. Le cause dell’aumento del prezzo della benzina non richiedono né dietrologia, né complottismo, né tantomeno segreti di Stato che non vengono diffusi.

I motivi sono alla portata di tutti, e riguardano le politiche nazionali ed europee. Innanzitutto l’embargo che inizierà dal 15 febbraio sul commercio con la Russia porterà senza dubbio ad ulteriori aumenti di prezzi, specialmente sulle materie prime di cui la Russia era principale esportatore.

Caro benzina, la manovra governativa

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Auto (Foto Pixabay – dcmotori.it)

Ed il motivo per cui al primo gennaio, senza colpo ferire, almeno apparentemente, i prezzi esposti nei distributori di benzina hanno subito un rialzo è molto semplice. Al 31 dicembre 2022 è finito lo stop delle accise, deciso dallo scorso governo a marzo 2022. Il Governo Draghi aveva taglioto le accise, che sarebbero finite nelle casse dello Stato, su alcune materie prime fondamentali, tra cui la benzina. E questo ha consentito di risparmiare circa 18 centesimi al litro.

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Cifra che ora va a far aumentare il costo per un pieno di benzina di non poco. In alcuni distributori sull’autostrada il costo al litro della benzina rasenta anche i 2,5 euro al litro. E sono rialzi che non fanno altro che impoverire il Paese ancora di più. Specialmente per chi con la vettura lavora, come i trasportatori, ed a cascata tutto il costo dei beni di consumo, a partire da quelli alimentari. Se la situazione non verrà rettificata, si assisterà ad un ulteriore aumento dell’inflazione, che toccherà picchi in negativo degli delle peggiori crisi dello scorso secolo.