Sono sempre maggiori le restrizioni sulla circolazione di veicoli inquinanti nelle città. E cosa dice la legge per le auto d’epoca?
Si tratta di auto d’epoca quando si ha a che fare con veicoli che sono stati immatricolati da oltre 30 anni. Non è il solo requisito. Si deve essere iscritti all’albo delle auto d’epoca o storiche e si devono mantenere dei requisiti. Come l’aderenza il più possibile al modello originale ed anche lo stato ottimale di conservazione. Le auto storiche sono simili, ma possono essere di 10 anni più giovani. Il tetto è almeno 20 anni. Le auto d’epoca e le auto storiche riconosciute come tali hanno dalla loro parte anche dei vantaggi.
Come ad esempio quello di poter richiedere, ed ottenere, uno sconto sul bollo auto. Che in alcuni casi implica anche l’esenzione. Generalmente, dipendentemente dalle Regioni, si tratta di una quota dal 25 al 50 per cento in meno. quando possono circolare le auto d’epoca?
Auto d’epoca, quando è consentita la circolazione?
Sostanzialmente le regole sulla circolazione delle auto ha la finalità di arginare il più possibile i livelli di inquinamento nelle città. È ovvio che le auto d’epoca abbiano dei motori non propriamente ecologivi, dato che sono stati costruiti decenni fa, a meno che non siano stati adattati. In ogni caso sulle emissioni ogni Regione ha delle regole a sé. Ad esempio in Lombardia, una delle Regioni più inquinate, transito a qualsiasi veicolo d’epoca, basta avere o l’attestato di storicità o un documento di omologazione ed identità rilasciato dal registro storico. A Milano, con l’entrata in vigore dell’Area B “tutti i veicoli di interesse storico e collezionistico con più di 30 anni e dotati di Certificato di rilevanza storica (Crs)”.
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In generale, le auto d’epoca, anche se di classe ambientale Euro zero, possono circolare liberamente solo durante raduni o manifestazioni specifiche, e questo anche nei centri storici delle città. Questo è quanto scritto dal Codice della Strada. Tuttavia, come accennato in precedenze, possono avere dei privilegi in alcune Regioni ed ottenere il permesso di circolazione, sia temporaneo che permanente. Si ricorda inoltre che per la circolazione la revisione deve essere effettuata ogni due anni.