Da quando il nuovo Governo ha dato lo stop al taglio delle accise per i carburanti i prezzi di benzina, diesel e GPL sono tornati alle stelle
Mentre da molte parti si parla a spron battuto di come il nuovo governo stia lavorando per alimentare un welfare che possa aiutare gli italiani a superare il periodo di risi economica e di inflazione alle stelle, ai bonus si affianca il rincaro della benzina. Il precedente Governo Draghi aveva disposto il taglio delle accise, azzerandole fino a che il costo dei carburanti non avrebbe riottenuto dei prezzi sostenibili dalla popolazione. Ed invece con il primo gennaio 2023 il taglio delle accise su benzina, diesel e Gpl è terminato. Così come le conseguenti riduzioni del prezzo.
Il taglio delle accise, anche se ha ridotto non di poco gli introiti nelle casse pubbliche, ha consentito di contenere il rialzo stellare del prezzo dei carburanti. Ed ora è stato abolito. A quanto arriva un pieno di GPL nel 2023?
Pieno Gpl, aumento dopo il ritorno delle accise
Al primo gennaio sembrava di essere tornati a fine marzo 2022, quando lo scoppio del conflitto ha fatto schizzare immediatamente il prezzo della benzina, diesel e Gpl alle stelle. Nei 10 mesi successivi il taglio delle accise ha consentito di risparmiare circa 30,5 centesimi al litro di benzina e diesel. Mentre per il Gpl il risparmio era di 5,7 centesimi al litro. Ora che i prezzi sono tornati alle stelle, queste cifre di per sé sembrano dire poco, ma se si calcolano su un pieno di benzina, si può notare che la spesa è piuttosto forte.
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Se il governo non interverrà nuovamente si potrà inasprire ancora di più la crisi economica. Per fortuna per le bollette rimane lo sconto sulle accise, ma non per i carburanti auto. Si calcola che nel 2023 il pieno di un’auto piccola, una city car, alimentata a benzina, come ad esempio la Fiat Panda, cha ha un serbatoio di 38 litri, costa tra i 67 ed i 72 euro.
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Mentre per un veicolo a Gpl, piccolo ed urbano, come la nota Dacia Sandero, con un serbatoio di 40 litri, si devono pagare 31 – 32 euro.