Bollo moto 2023: le novità in vista del nuovo anno

Il bollo è la tassa regionale obbligatoria non soltanto per i possessori di autoveicoli, ma anche per quelli di motoveicoli: le novità previste per il 2023

novità bollo moto 2023
Rider in sella alla moto (Pixabay)

Il bollo, chiamato anche ‘calcolo della tassa regionale automobilistica‘, è un tributo regionale obbligatorio per tutti i possessori di autoveicoli e motoveicoli. L’imposta va pagata annualmente a prescindere che la vettura circoli o meno. L’importo da pagare varia in base alla classe di inquinamento del veicolo, dalla regione di residenza e della potenza del mezzo. In ogni caso, sono esentati i veicoli d’epoca, quelli di interesse storico e collezionistico iscritti ai relativi registri.

La tassa cade in prescrizione con il termine del terzo anno successivo all’anno nel quale si doveva effettuare il pagamento, ossia il 31 dicembre” del terzo anno seguente. Qualora non si procedesse al pagamento del bollo, l’ente impositore può eseguire la riscossione coattiva, con l’aggiunta di sanzione e interessi. Inoltre, dopo tre anni di inadempimento, è prevista la radiazione di ufficio del mezzo, previa notifica e fatto salvo il diritto all’opposizione. La sanzione sarà pari al trenta per cento del corrispettivo omesso o versato in ritardo.

Bollo moto, tutti gli interventi previsti nel 2023

novità per il bollo moto nel 2023
Rider sulla moto (Pixabay)

Ci si chiede se con l’arrivo del nuovo anno ci saranno delle novità per quel che concerne il bollo moto. Nel 2022, infatti, la normativa è rimasta la stessa senza alcuni interventi di riforma, quasi sicuramente anche nel 2023 non si assisterà ad alcuna modifica. Il bollo, come è ben noto, si applica non soltanto sugli autoveicoli ma anche sui motoveicolo iscritti al Pubblico Registro Automobilistico. Sono però esclusi i ciclomotori fino a 50 cc e i quadricicli leggeri con cilindrata del motore pari o inferiore a 50 cc o di potenza massima pari o inferiore a 4 kW. Tuttavia, in tal caso è necessario corrispondere una tassa di circolazione, soltanto, però, se impiegati sulla pubblica strada.

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Inoltre, i motoveicoli che hanno una potenza fino a 11 kW (o 15 CV) sono obbligati al pagamento di un importo fisso stabilito dal tariffario nazionale. Di seguito l’elenco completo: 26,00 euro per le moto Euro 0; 23,00 euro per le moto Euro 1; 21,00 euro per le moto Euro 2; 19,11 euro per le moto Euro 3, Euro 4 e superiori. Quelle, invece, con potenza superiore a 11 kW, dovranno aggiungere all’importo fisso una tariffa extra che varia per ogni kiloWatt in più rispetto agli 11 di partenza.