Quanto rischia chi ruba le auto: questa la pena

Ogni giorno si registrano nel nostro Paese centinaia di furti di auto da parte di ladri: ecco la pena che si rischia rubando un’automobile

furto auto
rischi furto auto (Foto Adobe)

Rubare è un reato: il furto è infatti punito secondo delle determinate norme del codice penale a seconda che questo sia semplice o aggravato. Tra i vari delitti più diffusi nel nostro Paese, il furto è sicuramente uno tra i più diffusi e spesso il ladro commette l’illecito per necessità, come ad esempio l’esigenza di mangiare. Ma non sempre è così.

Tra i furti più commessi c’è sicuramente quello che riguarda le automobili. Sfortunatamente spesso capita che i possessori di un’auto, soprattutto se ricoverata all’aperto, ricevono la triste sorpresa di non trovare più la loro vettura che, di fatto, è stata rubata. 

Furto d’auto: ecco la pena per chi commette l’illecito

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rischi furto auto (Foto Adobe)

Nel codice penale italiano il furto d’auto consiste nell‘impossessamento di un bene mobile altrui, con lo scopo di ottenere un profitto per sé o altri, ai danni del legittimo proprietario. A disciplinare questa legge e le sanzioni è l‘articolo 624 del codice penale che recita: ” Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da centocinquantaquattro euro a cinquecentosedici euro”.

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Ovviamente in questa legge rientra anche il furto di un’automobile dal momento che si tratta di un bene mobile. La normativa prevede inoltre che il delitto debba essere commesso con dolo: il colpevole deve essere consapevole della propria condotta. Questo vuol dire che il ladro ruba non per caso ma con la precisa volontà di ottenere un arricchimento. In questo caso si parla di furto semplice ma esiste anche il furto aggravato.

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Con furto aggravato si intende una condizione di procedibilità attraverso la quale l’interessato manifesta il desiderio di procedere per punire chi ha commesso il delitto. La volontà può essere espressa in forma orale o scritta dalla vittima, recandosi presso le autorità. Le aggravanti sono l’uso della violenza, quando l’atto viene commesso con destrezza; se commesso da 3 o più persone o anche chi cela la propria identità e si finga un pubblico ufficiale.